Pubblicata la Legge regionale 10 maggio 2024, n. 16 – Disposizioni in materia di requisiti igienico-sanitari delle piscine ad uso natatorio. Modifiche alla l.r. 8/2006 (Bollettino Ufficiale n. 25, parte prima, del 22.05.2024).
La Regione Toscana approva una modifca alla propria legge regionale, autorizzando le sole piscine TURISTICO-RICETTIVE, che in Toscana sono definite “Piscine private ad uso collettivo”, a svuotare la vasca con una periodicità non più annuale ma, al massimo, triennale.
Il provvedimento è stato giustificato dalla Regione con motivazioni legate al risparmio idrico. In Toscana, lo ricordiamo, è vietato utilizzare acqua di acquedotto per riempire le piscine, se non previa autorizzazione. In pratica, il riempimento delle piscine a seguito dello svuotamento periodico è molto costoso e, con questo provvedimento, le piscine legate alle strutture turistiche potranno trarre un importante vantaggio economico. La legge individua alcune condizioni da rispettare, che sono comunque le stesse che già la legge sulle piscine prevede, e cioè; “ 7 bis. Per le piscine di cui all’articolo 3, comma 1, lettera a), numero 2), lo svuotamento totale delle vasche è effettuato, di norma,una volta all’anno e non necessariamente all’inizio dell’apertura stagionale. Qualora nell’ambito delle procedure di autocontrollo adottate dal responsabile delle piscine stesse, comprensive di analisi da effettuarsi almeno quindici giorni prima dell’apertura stagionale, sia assicurata la conformità dell’acqua rispetto ai parametri previsti all’allegato A del regolamento regionale di cui all’articolo 5 e sia altresì assicurata l’osservanza delle ulteriori prescrizioni a garanzia dei requisiti igienico-sanitari delle piscine individuate dal regolamento medesimo, non è necessario effettuare annualmente lo svuotamento totale delle vasche. Le vasche devono comunque essere completamente svuotate almeno una volta ogni tre anni. ”.
Questa nuova legge modifica, di fatto, l’Allegato 1 dell’Accordo Stato Regioni 2003, cosa non ammessa dall’Accordo stesso. Ma, ormai, questo documento sta perdendo pezzi sempre di più, cedendo sotto la pressione della propria inadeguatezza. Tutti ci auguriamo che, al più presto, entri in vigore una disposizione unica a livello nazionale, in modo da porre un termine a questo stillicidio di modiche da parte delle Regioni.