“Se gli ingegneri italiani stanno seguendo da vicino, e non senza interventi pungenti, il lungo iter verso un’attesa e necessaria riforma delle professioni, hanno anche gli occhi puntati su quanto di positivo viene proposto in questo senso. La proposta di legge 3480, ad esempio, presentata il 18 maggio 2010 alla Camera da Antonino Lo Presti (Pdl), viene salutata con entusiasmo dal Consiglio Nazionale degli Ingegneri”.

 

Lo fa sapere – con un comunicato – il CNI, aggiungendo che “da tempo i professionisti attendono una manovra che guidi il comparto delle professioni fuori dalla crisi, favorendo in questo modo anche la ripresa del sistema Italia e di chi, come le libere professioni, contribuiscono in modo considerevole al prodotto interno lordo nazionale”.

 

“La possibilità di compensare i crediti vantati dal professionista con i debiti tributari – spiega il Presidente del CNI, Giovanni Rolando -, di rivedere il rapporto dei professionisti con la pubblica amministrazione, che tende ad avere tempi lunghi per i pagamenti delle parcelle, di ricevere, come le imprese, incentivi (anche per i giovani che entrano nel mercato), sono punti cruciali individuati dal testo Lo Presti, che andavano finalmente affrontati. Come fondamentale, inoltre, è il ritorno ai minimi tariffari negli appalti pubblici, che ristabilirebbe le necessarie garanzie per una corretta realizzazione, nonché un equo compenso per le prestazioni d’intelletto, salvando i professionisti più seri e scrupolosi da un’ingiusta uscita del mercato”.

 

Per il Presidente del CNI, dunque, la proposta Lo Presti è la strada da percorrere per assistere i professionisti, anche loro segnati dalla congiuntura economica negativa, e mettere mano finalmente ad alcuni nodi strutturali.

  

Ricordiamo che pochi giorni fa, il Consiglio Nazionale degli Ingegneri ha bocciato il testo di riforma proposto dalla deputata Maria Grazia Siliquini, giudicando “lesivo degli interessi della collettività” e rinviando al mittente la proposta di legge bollandola come “velleitaria e non idonea a risolvere i problemi delle professioni”.

Rossella Calabrese

 

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