Oggi vorrei consigliarvi una meravigliosa esperienza da fare per combattere il caldo terribile di queste giornate. Dopo ore passate a sublimare nel traffico, dopo 4 infarti per il cambio di temperatura tra il banco congelati ed il parcheggio deserto, dopo l’appiccicume (passatemi il termine onomatopeico) del contatto sui mezzi pubblici con sconosciuti, avete decisamente bisogno di relax. E di acqua.

Come una foca, andate alla ricerca della fonte di acqua più vicina: la mia è stata la PISCINA PUBBLICA.

 

Ma attenzione nella scelta. Il mondo delle piscine è infatti costellato di insidie. E, come dicevano i latini, in media stat virtus, ovvero “la virtù sta nel mezzo”. Ma in mezzo a cosa?

 

Da una parte abbiamo il temibile AQUAPARK: affollato di lunedì, impraticabile di Domenica, potrete avere allucinazioni allarmanti dopo la terza ora di fila passata sulle scalette di metallo che vi portano verso il KAMIKAZE.

 

La mascotte, inoltre, è sempre in agguato, un simpatico tricheco che contiene un sottopagatissimo ragazzino che non vede l’ora di uccidere qualcuno, visto che passa il suo AGOSTO dentro un costume di PELOUCHE, circondato da bambini che gli tirano calci. Ovvero: come creare un criminale.

 

Non riuscirete a scampare ai giochi d’acqua e neanche alla nuova versione dell’AQUAGYM ovvero la CONFUCIO DANCE (ve lo giuro, è vero, io c’ero.)

 

Se cercate relax, quiete, e acqua fresca, attenzione al parco acquatico.

 

Ma dall’altro lato, in ogni città, si corre il rischio di incappare nella VERA PISCINA. Armati di braccialetto elettronico idroresistente verrete condotti verso il percorso giallo che conduce allo spogliatoio dedicato in cui dovrete lasciare indumenti, borse, panini e gioia per indossare apposite ciabattine, accappatoio e cuffia e recarvi, in fila per due, a bordo piscina. Neanche a dirlo, vietato tuffarsi.

 

Olimpionica, con corsie invalicabili, e deserta. Sapete, inoltre, di essere controllati dalle telecamere di sicurezza visualizzate dai receptionist. E quindi vi assicuro che avrete delle remore nel rubare i giochi galleggianti utilizzati dalle signore per la ginnastica dolce, o dai bambini per i corsi, ed inscenare battaglie improbabili con i vostri amici, se questo era il vostro desiderio. Ho detto delle remore, ma tutto è possibile (sì, sto parlando di me).

 

Insomma, quando cercate refrigerio, fate bene attenzione a ciò che incontrate sulla vostra strada! E ricordatevi i latini, che non avevano l’idrobike, ma le terme sì. E non hanno mai costruito Aquapark.

LaMargheSulWeb

 

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