Nella G.U. del 19 aprile scorso è stato pubblicato il d.lgs. 18.4.2016 n. 50, recante il nuovo Codice dei contratti pubblici, entrato in vigore lo stesso giorno della pubblicazione.
La pubblicazione immediata, senza nessun periodo di “ambientamento”, come era stato invece per l’entrata in vigore del precedente Codice, il 163/2008, è dovuto al grande ritardo con il quale il Governo ha affrontato l’obbligo di adeguamento alla direttiva europea. Questa fretta ha fatto si che non ci sia stato il tempo di adeguarsi nemmeno per i siti specializzati, che hanno diffuso pochissime notizie in merito.
Le uniche informazioni si possono desumere leggendo il testo, che però lascia aperti molti dubbi, che cercheremo di risolvere con il tempo. Ad esempio, non si trova traccia dello sport tra i settori esclusi dal Codice, come invece era precedentemente. Sono presenti i servizi culturali e sociali, ma quelli sportivi sembrano spariti. Anche le concessioni sembrano essere radicalmente mutate. E’ stato introdotto l’obbligo per il concessionario di accollarsi il rischio imprenditoriale (cioè vietate le fideiussioni da parte degli Enti proprietri, almeno così pare di capire) ed anche in merito alle procedure di gara restano molti dubbi su quali siano quelle da seguire.
La prima iniziativa di Professione Acqua sull’argomento sarà quella fissata per l’8 giugno a Bologna presso lo studio Martinelli-Rogolino (vedi) e successivamente sarà inserito un focus nel programma del Convegno d’Autunno 2016 che si terrà a Milano Marittima il 1-2 dicembre 2016.
Nel frattempo, pubblicheremo articoli sull’argomento man mano che si sarà fatta chiarezza.