Chiuse dai NAS due piscine nella provincia di Bologna a causa di anomalie nella clorazione
In questa pazza estate le piscine pubbliche sono prese d’assalto e registrano fatturati importanti. Ci voleva, dopo due anni terribili!
Non è tutto semplice, però, perchè le temperature così elevate e l’elevato numero di bagnanti creano non poche difficoltà nel mantenimento della corretta concentrazione di cloro in vasca.
Ciò può portare alla decisione di escludere l’impianto di clorazione automatica e “andare a mano”, ma questa è la decisione più sbagliata. La clorazione manuale, oltre a non essere consentita, è il modo peggiore per clorare, soprattutto in condizioni estreme. E se la pompa dosatrice non ce la fa? Semplice: si cambia pompa e si installa una apparecchiatura adatta. Gli incassi da record possono sostenere un investimento nell’ordine di qualche migliaio di euro.
Altrimenti, si può incorrere nella brutta avventura descritta in questo articolo!
Si tratta di due situazioni opposte ma che hanno la stessa ragione, cioè un impianto automatico non all’altezza di queste situazioni, estreme appunto.
Hai problemi a gestire il trattamento chimico di una piscina? Scrivici!