La velocità di filtrazione è un elemento di fondamentale importanza. Nella maggioranza dei filtri normalmente impiegati in piscina, per ottenere il risultato migliore possibile è necessario filtrare il più lentamente possibile.
La norma UNI EN 16713-1 per le piscine private classifica le velocità di filtrazione in questo modo (Punto 4.2- Massime velocità di filtrazione) :
- a) filtri a masse granulari: velocità bassa ≤ 10 (m3/h)/m2;
- b) filtri a masse granulari: velocità media > 10 (m3/h)/m2 to ≤ 30 (m3/h)/m2;
- c) filtri a masse granulari: velocità alta > 30 (m3/h)/m2 to ≤ 50 (m3/h)/m2;
- d) filtri a diatomite ≤ 5 (m3/h)/m2;
- e) filtri a cartuccia sintetica ≤ 3 (m3/h)/m2;
- f) filtri a cartuccia di carta ≤ 2 (m3/h)/m2.
Mentre la norma UNI 10637/2016 che, ricordiamolo, è applicabile solamente alle piscine ad uso pubblico, prevede:
Filtri a masse monostrato (Prospetto 6 del Punto 5.3.4.1.2):
Piscine di tipo A ≤ 35 m/h
Piscine di tipo B ≤ 40 m/h
Piscine di tipo C ≤ 40 m/h
Filtri a masse eterogenee multistrato (Punto 5.3.4.1.4)
Per tutte le tipologie di piscine ≤ 50 m/h
Filtri precoat (a diatomite) ≤ 10 m/h (Punto 5.3.4.2)
Filtri a cartucce ≤ 1 m/h (Punto 5.3.4.3)
Nota: l’unità di misura m/h è equivalente alla unità di misura (m3/h)/m2
E’ evidente ad una prima lettura come vengano diversamente classificate le velocità di filtrazione in Italia (UNI 10637) ed in Europa (UNI EN 16713-1). Ciò che da noi viene considerato lento in Europa viene considerata la massima velocità di filtrazione possibile.
Per i filtri a diatomea la velocità massima per le piscine private è la metà di quella per le piscine ad uso pubblico. In Europa non esiste, inoltre, la differenza di velocità di filtrazione per i filtri multistrato a masse eterogenee, che vengono classificati come masse granulari, senza distinzione.
Ma cos’è, e come si calcola, la velocità di filtrazione?
La velocità di filtrazione rappresenta il rapporto tra la distanza percorsa dall’acqua che attraversa il filtro e di tempo dell’attraversamento stesso.
La velocità di filtrazione è in relazione diretta con la portata e la superficie filtrante del filtro, tramite la Equazione di continuità:
Q = S x V
Dove Q = portata in mc/h, S = area (sezione) del filtro in mq e V è, appunto, la velocità in m/h.
Da questa equazione si ricava la velocità;
V = Q / S
Conoscendo quindi la portata che scorre nel filtro e la sua superficie interna è possibile calcolare la velocità di filtrazione.
Attenzione ad alcuni punti fondamentali:
- Le unità di misura devono essere uniformate (tutto in m e h ad esempio)
- Il diametro sul quale calcolare l’area è il diametro INTERNO non quello esterno del filtro
- La portata non è quella eventualmente scritta sulla etichetta del filtro, ma quella calcolata dalla curva della pompa, in relazione alle perdite di carico.
E’ quindi il caso di abbandonare la pessima abitudine di attribuire al filtro una portata precisa a seconda della velocità di filtrazione, come si vede spesso riportato sui cataloghi o sulle etichette dei filtri.
Tali portate sono portate MASSIME, ma non sono quelle che si avranno installando quel filtro !
Inoltre, molta attenzione ai cataloghi, poiché in alcuni i calcoli vengono riportati con il diametro esterno del filtro e questo è tecnicamente molto scorretto.
Per calcolare in modo immediato la velocità di filtrazione, ma anche il diametro interno del filtro necessario per una data portata ad una data velocità, oppure per calcolare la portata di un filtro date la superficie e la velocità, consulta la nostra sezione PROFESSIONISTI !