La Corte di Giustizia Europea, rispondendo ad un quesito di una società sportiva tedesca, precisa che l’IVA sui corsi di nuoto va versata
Una società tedesca che organizza corsi di nuoto ha indetto una causa contro la corrispondente agenzia delle entrate tedesca, che li aveva multati in quanto non riteneva corretto applicare l’esenzione dall’iva dei corsi di nuoto. La Corte di Giustizia Europea, chiamata a rispondere nel merito, con la sentenza alla Causa C-373/19, risponde:
Alla luce di quanto precede, occorre rispondere alla prima questione dichiarando che la nozione di «insegnamento scolastico o universitario», ai sensi dell’articolo 132, paragrafo 1, lettere i) e j), della direttiva 2006/112, deve essere interpretata nel senso che essa non comprende l’insegnamento del nuoto impartito da una scuola di nuoto.
Ciò non significa certo che da domani verrà esclusa anche in Italia l’esenzione IVA ai corsi di nuoto, che è permessa da altre leggi, ma certo questa sentenza rappresenta un altro passo nella direzione, sempre la stessa, verso la quale da anni sta andando il nostro sistema fiscale.