L’annegamento di un bambino di 4 anni il 20 luglio 2022 fa riflettere.

Piscina pubblica di Grotte di Castro, nel Viterbese. Secondo l’articolo di stampa locale, un bimbo di 4 anni scavalca la divisione tra acqua bassa ed acqua alta e muore annegato.

Le vasche sono sempre più piccole, per ovvie ragioni di contenimento dei costi, sia di costruzione che di manutenzione. ma non si vuole rinunciare ad avere tutte le profondità possibili e quindi la separazione tra zone a profondità diverse è diventato un importante elemento architettonico. Come spesso accade, l’architettura deve fare i conti con la sicurezza.

E’ sicuro, in una piscina pubblica frequentata da bambini e ragazzini, avere zone di profondità diverse separate da un muretto facilmente valicabile? No. Punto. Non ci sono altre possibili risposte, non ci sono “però”, non ci sono “ma se”, c’è solo un punto dopo la parola NO. Lo sanno tutti coloro che hanno fatto o fanno il bagnino, lo sanno tutti coloro che hanno a che fare con i ragazzini, non c’è muretto che non sia una irresistibile attrazione per essere scavalcato e vedere cosa c’è di là o che diventi una base di partenza per i tuffi.

Quindi, Gentili Architetti, per favore, pensateci. Al di là delle norme, che in questo caso specifico non ci sono (nel caso dei muretti, perchè nel caso dei cambi di pendenza c’è la UNI EN 15228-1) pensate ai bambini. Quattro anni sono troppo pochi per morire così, e qualcuno di voi quel muretto lo ha disegnato….