L’articolo è limitato alle piscine toscane. Almeno per ora. E’ facile prevedere, però, che l’inchiesta si allargherà. Ciò che è auspicabile è il fatto che non ci si limiti a “regolarizzare” i contratti, perchè questo molto probabilmente porterebbe ad un aumento dei costi per i gestori difficilmente sostenibile. Vista la peculiarità del lavoro prestato nel settore sportivo e vista la improrogabile necessità di fornire un minimo di tutela agli ormai numerosi lavoratori interessati, è necessario affrontare il problema con serietà e serenità, in modo da guidare gli enti preposti verso un cambiamento assolutamente necessario ma che non può andare nella direzione della semplice assunzione di tutti gli addetti di piscine e palestre.
Per leggere l’articolo su www.firenze.repubblica.it clicca QUI.