La buona notizia vale anche per le ristrutturazioni delle piscine fino all’importo di € 96.000(non però per le nuove realizzazioni). Dal prossimo anno però, ulteriori proroghe a parte, la detrazione scenderà al 36% per importi fino a € 48.000.
Sulla “Guida alle ristrutturazione dell’Agenzia delle Entrate” si fa una netta divisione fra le piscine private, ovvero al servizio della singola unità abitativa e le “parti condominiali”.
Per le piscine private, al servizio di “singole unità immobiliari” la detrazione riguarda le spese sostenute per “manutenzione straordinaria”, “restauro e risanamento conservativo” e “ristrutturazione edilizia” ovvero dal “…rifacimento che ne modifica lo stato preesistente” .
Nei condomini invece le spese riguardano anche quelle di “manutenzioni ordinaria” ovvero “…la riparazione e il rinforzo di strutture, conservando le caratteristiche di materiali, sagoma e colori preesistenti” sia per le parti estetiche che per gli impianti.
Fatte queste premesse, i lavori che rientrano nel bonus potranno riguardare l’impiantistica, la parte funzionale e la parte estetica.
Per poter usufruire del beneficio fiscale è necessario seguire la prassi prevista e conservare i corretti documenti.
Per i dettagli si può consultare la “Guida alle ristrutturazione dell’Agenzia delle Entrate”.